L’immagine è di giovedì 26, ed è simile a quella del 24, e sarà simile a quella del prossimo Lunedi, quando tornerò nella scuola di Anto per incontrare le ultime due classi, ma ogni volta, ogni singola volta, l’emozione è diversa, ogni incontro è imprevedibile.

Incontrare ragazze e ragazzi per parlare della storia di Antonella, della importanza di chiedere aiuto quando necessario, della condivisione delle emozioni e del valore (e della bellezza!) dell’empatia, ascoltare le loro reazioni, le loro domande e le loro storie è un enorme privilegio.

Grazie a chi rende possibile tutto questo, dando fiducia a noi e ad alunne e alunni, permettendo che a partire da un suicidio si parli di vita e relazioni e benessere e amore e amicizia, e che le parole e la vita di Anto non restino solo un ricordo in un cassetto.

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