Questa mattina primo incontro con le classi seconde dell’IC Capozzi Galilei. La scuola di Antonella.

-Ma tu, se ti sentissi in seria difficoltà, ne parleresti con i tuoi genitori?

🧡Io ne parlerei con una mia amica con cui ho parlato in un mio momento molto buio e lei non mi ha mai giudicato. Ma con i miei genitori non sono sicura di riuscirci. Loro, essendo di un altra generazione, sono cresciuti con un tipo di mentalità in cui sentirsi depresso, arreso a se stesso… è come un etichetta negativa. Quindi chiedere per esempio di parlare con uno psicologo viene visto come una malattia nonostante in realtà sia normale.

💚Si, io chiederei aiuto solo ai miei genitori perché so che loro non potrebbero mai giudicarmi mentre non lo direi mai ai miei amici, tranne ad alcuni, per paura di essere giudicata o etichettata. Lo direi a mia sorella perché so che su di lei posso contare.

🧡Dopo la mia esperienza ho iniziato ad aprirmi di più, nonostante sia molto difficile. Io vorrei tanto aiutare le persone con esperienze simili e mi rende felice vedere che questi temi vengono considerati sempre di più.

💜Le prime persone con cui mi confiderei se mi trovassi in una situazione non molto bella sono le mie amiche, infatti non riuscirei a parlarne con i miei genitori perché ho paura di essere un peso per loro e di non essere capita.

💚No, ho chiesto troppe volte aiuto ma ero come invisibile e finivo sempre per piangere da sola nella mia stanza. Però dopo il messaggio della bellissima Antonella ho capito che devo chiedere aiuto perché alla fine i pensieri iniziano a pesare. Grazie Antonella ❤

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