Oggi abbiamo incontrato con due terze classi dell’Istituto Zingarelli di Bari, separatamente, all’interno dell’aula scolastica. Non capita spesso, si crea un ambiente diverso da quello dell’auditorium, c’è così tanto silenzio che qualche volta ne sono intimorito.

Molti, tantissimi i bigliettini portati a casa, con testimonianze di ragazzi e ragazze. “Per la prima volta credo di essermi sentita capita in una chiacchierata con qualcuno che non conosco”, è stato il commento di una ragazza. Nella storia di Anto, e negli insegnamenti che se ne possono trarre, i ragazzi si ritrovano pienamente.

E come sempre riassumerei in una sola frase quanto è emerso: non sottovalutiamo i ragazzi e i loro problemi!

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