Il 27 Novembre, un giorno prima del sesto anniversario dalla morte di Antonella, sono andato al suo Liceo per una assemblea di Istituto, gestita dagli studenti. Assemblea che era condizionata fortemente da un evento successo qualche giorno prima, il suicidio di un alunno di terza liceo.

Al mio intervento si sono iscritti in moltissimi, abbiamo riempito l’auditorium. Ho quindi provato, dato che sarebbe stato lungo e macchinoso distribuire bigliettini in giro, a fornire la possibilità di lasciare un messaggio anonimo su un sito da me gestito.

A dire la verità non ho avuto molti messaggi. La mia interpretazione è che fossero tutti ancora piuttosto scossi. Quelli che sono arrivati mi hanno dato la possibilità di affrontare i temi che, da sopravvissuto, mi sembrava essenziale affrontare in un momento di “postvention”. Spero davvero di essere stato utile, anche se a volte mi chiedo quanto sia davvero efficace.

Non ho potuto fare a meno di pensare che quel ragazzo magari mi ha anche ascoltato negli anni passati…ma non è servito.

Ho dato la disponibilità dell’associazione a fornire una psicologa di supporto per laboratori di postvention con i ragazzi e gli studenti della classe più direttamente coinvolta.

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