Il 27 Gennaio abbiamo incontrato le classi prime del Liceo Da Vinci di Bisceglie. Vi riporto qualche estratto dai messaggi che ci hanno lasciato. Grazie a Tiziana Iusco per l’organizzazione e l’ospitalità.

▶️“Chiedere aiuto è difficile sin dal primo momento: nonostante ciò che si prova, quando ci si trova di fronte agli altri, alle loro domande, ai loro sguardi, un macigno opprime il petto e ingorga la gola, le idee si fanno confuse e le parole troppo poche, se non assenti. E si ha solo voglia di fuggire, di non farsi vedere, di andare via.

Eppure, nonostante le evidenze provino e forse riescano a convincere che a ciò non ci sia rimedio, crederci è sbagliato.

Tutto si può cambiare, la catastrofe è un inganno.”

▶️“Questo incontro mi ha fatto riflettere su tutte le piccole cose che faccio. Grazie di avermi trasmesso qualcosa di diverso.”

▶️“Penso che dopo questa lezione affronterò con più consapevolezza questi momenti se mi capiteranno, e cercherò di essere più comprensivo se qualcuno mi chiederà aiuto”

▶️“Ci ho provato poche volte a parlare con mia madre cdi qualcosa che io ritenevo divertente o di stupido fatto con i miei amici ma mia madre senza neanche ridere mi ha voluto solo dire le sue considerazioni da genitore, che devo prendere tutto seriamente, e non ha neanche riso. La conversazione poi finiva arrabbiandoci. Con mio padre poi non ho MAI provato a parlare perché è troppo severo”

▶️“Io andrei subito dai miei genitori perché con il tempo sto capendo che sono veramente gli unici che non mi volteranno mai le spalle”

▶️“Nessuno chiede come sto”

<<E anche se non vorrei illudermi che almeno qualcuno dopo aver letto queste righe rifletta e si fermi a pensare al male che fa o che subisce, 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗼 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗮 𝗺𝗲𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗽𝗲𝗿𝗮𝗿𝗲. (Antonella)>>

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