Il 20 e 22 Marzo, percorrendo i cantieri della SS16, sono andato a Mesagne per incontrare seconde e terze classi, prima della Scuola Materdona – Moro, e poi della Scuola Media Statale Maja Materdona: 4 incontri in totale.

Sono rimasto colpito dall’attenzione e dalle storie raccontate nei “messaggi nella bottiglia” che mi hanno affidato. Ve ne condivido qualcuno.

A me pare che la richiesta che emerge di più sia quella di ascolto, e neanche secondo chissà che modalità complicate. Semplice ascolto.

Anche le domande che sono arrivate al momento non sono state per nulla scontate. In particolare mi ha spiazzato un ragazzo che mi ha chiesto di che “qualità” fosse il mio attuale sentire: se più dolore o più malinconia. Gli ho risposto che normalmente somiglia più ad una profonda nostalgia, ma ci sono dei giorni in cui, per le ragioni più varie, diventa di nuovo il 28 Novembre 2017, e torno alla casella di partenza. Ed è decisamente frustrante.

Insomma torno a casa da quel di Mesagne davvero felice di aver parlato di Antonella con franchezza e di aver scoperto ragazze e ragazzi così profondi e attenti.

Come ho detto loro davvero avrei serie difficoltà se mi chiedessero di fare un bilancio tra quanto lascio loro, e quanto invece ricevo.

Forse è proprio questo il bello del tipo di incontro che cerco di realizzare, non una narrazione, nè uno spettacolo, ma uno scambio. Qualche volta l’alchimia funziona, come a Mesagne, a volte meno, ma direi che è nell’ordine delle cose.

Grazie!

Domenico

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