Questa mattina terzo incontro al Marconi. Purtroppo per un disguido non abbiamo potuto leggere insieme i biglietti dei ragazzi, ma come sempre l’abbiamo fatto a casa.

Prendo spunto da uno dei biglietti, che esprime incredulità sul fatto che il dolore di Antonella non fosse visibile dall’esterno, per ribadire una cosa molto importante.

Purtroppo è DAVVERO così, non sempre si manifestano i segnali che ci si attende, tristezza, pianti, isolamento, segnali che potete trovare nel TEST PHQ-9 ad esempio. Le storie che parlano di persone apparentemente felici che, apparentemente improvvisamente, tentano il suicidio, sono tante.

Non si tratta di fare allarmismo, ma di tenere presente che non dobbiamo dare nulla per scontato. E che una domanda in più, una attenzione in più, può davvero fare la differenza.

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